giovedì 21 dicembre 2023

L'origine del Krampus

 


Oggi vorrei portarvi con me tra le vallate delle Alpi orientali e in Südtirol per scoprire le antiche origini delle usanze connesse all’Avvento e alle dodici notti. In queste zone, San Nicola viene aiutato nelle sue funzioni da un Krampus che minaccia i bambini discoli con la verga oppure li infila nel suo “Kraxn”, un grande cesto che porta sulle spalle. Il Krampus si muove, facendo un grande e pauroso fracasso con le catene e i campanacci appesi al suo corpo. Ma qual era anticamente la sua funzione?




Quando in novembre i giorni divenivano sempre più corti e la nebbia, concepita come un insieme di Nebelgeister (“spiriti della nebbia”), invadeva le vallate e diveniva sempre più freddo, si credeva che i Wintergeister (“spiriti dell’inverno”) fossero giunti per prendere il sopravvento sugli uomini. Fu pertanto ideata una figura che, producendo rumori spaventosi e attraverso il suo aspetto e comportamento selvaggi, fosse in grado di combattere contro questi spiriti e di ricacciare l’inverno nei monti da cui si credeva provenisse. Essa prese il nome di Krampus, sebbene la designazione possa variare notevolmente da zona a zona: in Baviera, nella zona a ridosso delle Alpi, esso prende il nome di “Kramperl” che significherebbe “Krampus più piccolo”; in Germania è noto come Knecht Ruprecht, aiutante di San Nicola, ma anche come Knecht Nikolaus, Nickel, Pelznickel, Pelzmäntelchen, Hans Muff, Hans Trab, mentre a Merano viene chiamato Tuifltog. Sono state addotte svariate ipotesi circa l’etimologia del termine Krampus: esso potrebbe derivare dall’antico tedesco “Krampe” (“artiglio”), essere connesso a un termine che nei dialetti bavaresi identifica ciò che è “privo di vita”, “rinsecchito”.... L’etimologia del termine è tuttora incerta.

La funzione originaria del Krampus doveva consistere nello scacciare gli spiriti dell’inverno e portare fortuna e fertilità. A quest’ultima allude la sua verga di legno di betulla con il laccio rosso con cui originariamente sfiorava le persone: la betulla è, infatti, l’unica pianta ad avere le gemme anche in inverno e costituisce, pertanto, un simbolo della vita che rifiorisce. I campanacci appesi al suo corpo servivano per produrre un suono squillante che avrebbe fatto allontanare i Wintergeister. Nel comune austriaco di Landeck il passaggio di San Nicola e dei Krampus è sempre associato ai cortei del König Winter (“Re inverno”) e ai suoi spiriti aiutanti: la sfilata si conclude con un combattimento inscenato tra i Krampus, König Winter e i suoi spiriti aiutanti, il che ricorda l’originaria mansione del Krampus.

 


Con l’avvento del cristianesimo il Krampus acquisì sembianze animalesche e venne accostato al diavolo. Dall’inizio del XIII secolo e fino alla definitiva scomparsa dell’Inquisizione alla fine del XVIII, l’usanza del Krampus fu proibita: a nessuno era concesso vestirsi da diavolo, pena la morte. Ciononostante questa usanza invernale fu portata avanti in alcune vallate alpine impervie e difficilmente accessibili e dalla metà dal XVII secolo il Krampus fu cristianizzato, divenendo così l’accompagnatore di San Nicola.

In molte regioni la figura del Krampus si è confusa con la Perchte per alcuni tratti comuni, sebbene le differenze tra i due non siano poche. Vediamo di delineare assieme le principali.

LE FUNZIONI. Come accennato, il Krampus impersonava l’essere mitico che doveva aiutare gli uomini a scacciare l’inverno che avanzava. La Perchte rappresentava invece la minaccia costituita dalle forze incontrollabili della natura. Con la cristianizzazione essa venne equiparata al garzone del diavolo, inviato per acciuffare le anime dei dannati e impartire loro una punizione.

Il PERIODO. Il Krampus era attivo durante il periodo dell’Avvento, mentre la Perchte compariva compariva nel corso delle cosiddette Rauhnächte, ovvero le dodici notti che intercorrono tra Natale e l’Epifania.

LA MASCHERA. Entrambe le figure indossavano una maschera grezza e massiccia fatta di legno (in Südtirol veniva usato principalmente il legno di cembro), di colore scuro e completata da enormi zanne.

LE CORNA. Entrambi avevano corna di capri e montoni, ma, mentre il Krampus portava una sola coppia di corna, la Perchte ne presentava due o tre paia, che le servivano per acchiappare e infilzare le anime dei dannati.

LA PELLICCIA. La pelliccia del Krampus era di colore scuro, tendente al nero, e costituita da un vello di pecora oppure di capra. Il Krampus che accompagnava San Nicola ne indossava una di bianca, in quanto costituiva il simbolo del suo pentimento. La pelliccia della Perchte era, invece, chiara, di colore bianco naturale e macchiato.

LA CODA. La coda della Perchte era formata da una oppure due code di cavallo delle quali si serviva per punire, picchiando, gli uomini cattivi. Il Krampus aveva al massimo una coda di mucca oppure di cavallo.



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