lunedì 4 ottobre 2021

Lettera di Panu Rajala a Nicola Rainò, traduttore di Timo Mukka


Panu Rajala, noto drammaturgo e uno tra i più apprezzati critici letterari in Finlandia, ha scritto una lettera a Nicola Rainò per felicitarsi della traduzione del romanzo L'urlo della terra di Timo K. Mukka da noi pubblicato. Vi riportiamo il testo nella traduzione italiana gentilmente realizzata da Marcello Ganassini.


Egregio Nicola Rainò,

Mi scuso per la spropositata tardività del mio messaggio, il tempo passa troppo in fretta. Timo Mukka è momentaneamente annegato nei miei trambusti estivi.

Già allora avevo riflettuto sulla collocazione di questo scrittore finlandese nel contesto attuale della letteratura europea. Mukka non ha mai sfondato i confini del suo paese come avrebbe meritato. La Sua traduzione de L’urlo della terra (Maa on syntinen laulu) costituisce al riguardo una corroborante eccezione, come un messaggio in bottiglia da mondi lontani. In forma cinematografica il romanzo ha spezzato molti confini, in patria e anche in parte all’estero, sebbene io consideri l’interpretazione di Rauni Mollberg improntata a un eccessivo realismo: nel film manca infatti lo spirito originale della ballata. Ne sono in parte responsabile: nel mio contributo alla sceneggiatura ricordo di avere difeso la poeticità del testo ma Mollberg era affascinato soprattutto dalla sua estetica più sanguigna.



Anche opere come Tabu o Paura della neve (Lumen pelko) si presterebbero egregiamente a essere accolte nell’immaginario dell’Europa meridionale e, forse, più a oriente. La carica sessuale ed etnografica dello scrittore lo legava alla realtà nordica natìa al punto che, per noi, era difficile individuare più vaste dimensioni. Ora che la Lapponia è diventata una molla del turismo internazionale, anche questo elemento potrebbe contribuire a far volare l’opera di Timo Mukka sulle proprie ali, nonostante ricordi perfettamente quanto lo scrittore detestasse la massificazione della Lapponia come meta di viaggio e la mercificazione della sua terra.



Tutto ciò sono semplici corollari, la cosa importante è che i lettori italiani possano finalmente conoscere L’urlo della terra. Sarebbe stimolante sapere quanto quest’opera verrà letta e apprezzata da voi. La Finlandia sembra stia gradualmente dimenticando Mukka, come accade per molti altri classici moderni. La ringrazio per il libro che mi accingo a esaminare, e per l’interesse che ha voluto rivolgere a un autore cui è toccata una dura sorte.

Panu Rajala

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